Reti da pesca da posta fissa
Le reti da pesca da posta fissa vengono calate e ancorate ad intervalli regolari sul fondo marino, o in prossimità di esso o anche a mezz’acqua.
Le reti, dopo essere state calate ed ancorate, vengono abbandonate in mare lasciando sul posto un galleggiante ad esse collegato con lo scopo di permetterne e agevolarne il successivo recupero.
Il recupero delle reti da pesca a posta fissa, e del pesce ammagliato, avviene quando termina il tempo di cala, variabile da zona a zona e noto al pescatore per la lunga esperienza nella pesca.
Alle reti da posta fissa appartengono:
- la Bestinara,
- la Cheniara,
- la Ciaulara,
- la Minosciara,
- la Mugginara,
- l’Opalara,
- la Palombara,
- la Palamitara,
- la Paurara,
- la Rete canale,
- la Rete maritata (Lacciara con bardassole, Incanzellata),
- la Rete da storioni,
- il Salterello,
- la Schetta (Schietto, Schiettas, Ritorta, Schete),
- la Scormara,
- la Sepera,
- la Squadrara o Squadrera,
- la Terebara (Trebara),
- la Tonnarella,
- il Tremaglino,
- il Tremaglio (Tremaggio, Intramacchiata, Zabara, Re de trie, Re de barboni, Cerberai, Schetto, Bombine, Gombine, Rete trimagliata, Rete vestita, Rete a parete, Rezzella, Tremaze, ecc.),
- la Tuppidara.
Tipologie di reti da pesca
Un approfondimento sulle forme fondamentali, le tipologie di utilizzo e la diversità delle maglie.
Reti da pesca: glossario
Una raccolta dei termini più utilizzati nelle reti da pesca professionali.
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